Palazzo Liviano

2021 Padova | Recupero spazi interni uffici e sale studio | Università degli Studi di Padova | Ph. Andrea Ceriani

  • Il progetto riguarda i lavori eseguiti a cavallo tra il 2021 e 2022 per gli interventi di recupero degli spazi delle ex biblioteche del Complesso Liviano, sede della Scuola di Scienze Umane, Sociali e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Padova.

    L’obiettivo dell’Amministrazione era dare avvio con questo primo stralcio al progressivo riordino e adeguamento funzionale e tecnologico degli spazi interni. Questo intervento, infatti, si identifica come banco di prova per i futuri interventi da realizzarsi agli altri piani dell’edificio. Il progetto ha interessato la ristrutturazione edilizia e impiantistica, affiancando quella strutturale e di arredo.

    Il progetto di recupero ha interessato gli spazi progettati originariamente da Gio Ponti negli anni ’30. Le scelte compositive, distributive e impiantistiche sono state misurate con particolare attenzione al progetto originale, operando ove possibile con un restauro conservativo volto a ricostruire le ambientazioni il più aderenti possibile al pensiero spaziale e materico di Gio Ponti. Nell’ala ampliata negli anni ’60 gli interventi sono stati dettati dai toni sobri e neutri, inserendo elementi vetrati e in legno chiaro sia a parete che a soffitto.

    I pavimenti in linoleum giallo e grigio collegano tutte le aree sottoposte ad intervento, ad eccezione degli spazi – bagni e atri - in cui è stata recuperata o totalmente ricostruita la pavimentazione in palladiana.

    Negli atri sono stati recuperati e restaurati gli stucchi originali a parete, nascosti negli anni. Nei bagni le pareti sono state rivestite dalle piastrelle quadrate smaltate nere come pensate da Ponti. Anche le porte e le finestre sono state restaurate seguendo il disegno originale.

    Il progetto, oltre all’aggiornamento impiantistico termomeccanico, idrosanitario ed elettrico, ha previsto la revisione dei punti luce, con la sostituzione e l’adeguamento mediante l’installazione di corpi illuminanti a basso consumo. Nelle sale lettura, Gio Ponti aveva utilizzato delle sfere vetrate a sospensione, che sono state riproposte in corrispondenza della scala in armonia con gli archi in stucco.

Immagini e materiale su concessione dell’Università degli Studi di Padova