Scuola Victory

2019 Vicenza | Scuola professionale per estetisti e acconciatori | Victory Srl | Ph. Andrea Ceriani

  • Una ristrutturazione di un edificio industriale stabile in stato di abbandono mediante l'inserimento di una struttura in acciaio e vetro nella corte centrale: un intervento di dichiarata contemporaneità, volto a migliorare la circolazione e garantire la flessibilità degli spazi. Il progetto della nuova sede della Scuola di Formazione Professionale Victory, per acconciatori ed estetisti, a Vicenza nasce dal recupero di uno spazio industriale dismesso in stato di abbandono. Situato alle porte di Vicenza e al centro di un asse stradale strategico, il progetto ha riqualificato interamente l’area residenziale circostante.

    La scuola è cresciuta nell’arco di un anno di lavori, nello stretto dialogo tra i progettisti e la Committenza. senza mai perdere di vista gli obbiettivi principali: funzionalità, eleganza ed equilibrio.

    Il centro sviluppa prevalentemente percorsi di istruzione che impegnano la fascia dell’obbligo scolastico e in parte attività di formazione e aggiornamento per adulti che operano o intendono entrare nei campi di attività specifici. Il progetto ha previsto il riutilizzo funzionale dell'edificio esistente, conservando la sagoma e la volumetria attuale, con un ampliamento nella corte centrale.

    Gli spazi interni sono stati svuotati quasi totalmente mantenendo struttura, pareti e copertura e prevedendo l’adeguamento ai parametri strutturali e sismici e la riqualificazione energetica complessiva ai fini della massima riduzione dei consumi.

    Al centro del progetto è stata realizzata una nuova struttura leggera di acciaio e vetro per la circolazione tra gli spazi delle aule e i laboratori sui due piani. Quello che prima era il parcheggio degli operai della fabbrica è stato trasformato nello spazio intimo e raccolto di una corte verde con un ciliegio al centro, accessibile dagli studenti per la ricreazione e gli eventi estivi. Per chiudere la corte è stato aggiunto il corpo basso degli spogliatoi della palestra, la cui copertura è stata coperta con un verde spontaneo di licheni visibile dalle vetrate del primo piano, che muta le colorazioni a seconda delle stagioni.

    L’edificio è stato interamente rivestito all’esterno da un cappotto isolante ignifugo e da mattoni in laterizio faccia vista. Un colore dal tono violaceo richiama elementi degli spazi esterni e interni generando un fil rouge che termina (o nasce) nell’atrio centrale, definito da un gioco di volumi rivestiti in resina che si fondono con la pavimentazione.