La proposta progettuale intende inserirsi con rispetto e attenzione dell’importante contesto storico. Allo stesso tempo si rileva la necessità di un approccio deciso e di carattere che esalti lo spazio della corte nelle sue proporzioni e matericità, per poter favorire e migliorare la fruibilità delle attività svolte dalla Fondazione per operatori e visitatori.

Il progetto è definito da una forma circolare inscritta nel rettangolo della corte. Essa è poi definita da due elementi coesi tra loro: un volume chiuso che accoglie le funzioni di biglietteria, guardaroba e accoglienza, e una copertura parziale dello spazio esterno. Il corpo architettonico chiuso alto 3.40 mt è caratterizzato da pareti vetrate specchiate esternamente e trasparenti internamente. L’inserimento di un volume specchiato all’interno della corte genera un gioco di duplicazioni delle pareti esistenti esaltando la texture del mattone e rendendo “invisibile” il nuovo blocco servizi, creando prospettive sempre variabili a seconda degli spostamenti del visitatore. Il nuovo oggetto architettonico si pone esso stesso come un’installazione mutabile e dinamica. Il risultato è un’espansione percettiva dello spazio della corte che si estende visualmente in orizzontale.

La copertura parziale dello spazio esterno è composta da pannelli metallici grigliati elettroforgiati di acciaio corten, intelaiati e sostenuti da esili pilastri fissati in plinti incassati nella pavimentazione. Sul lato superiore della copertura, per ogni pannello è prevista l’installazione di un telo in ETFE (etilene tetrafluoroetilene), materiale innovativo plastico, leggero e trasparente, modulabile come un tessuto e altamente resistente agli agenti atmosferici.